Christiane F. – Wir Kinder vom Bahnhof Zoo ( da noi Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino) non è solo un libro dal quale nel 1981 è stato tratto un film, diretto da Uli Edel, che ha segnato un’epoca.
Il libro autobiografico di Christiane Felscherinow, che ha ispirato anche la serie – ultrapatinata e sfrondata della forza originale della storia – disponibile su Amazon Prime, ha anche una parte del merito del più grande successo discografico in lingua tedesca della storia della musica leggera.
Durante un giro promozionale del suo libro negli Stati Uniti, nel 1983, Christiane Felscherinow decise di portare con se alcuni dischi di musica tedesca da lasciare nelle radio dove era ospite.
Tra questi c’era anche un 45 giri di una band che prendeva il nome dalla cantante solista, Nena, nome che poi caratterizzerà solo Gabriele Susanne Kerner, detta appunto Nena, nella sua lunga carriera solista. Il brano in questione lo aveva scritto da Carlo Karges, chitarrista del gruppo. Assistendo a un concerto dei Rolling Stones a ridosso del muro di Berlino, Carlo vide i palloncini rossi lanciati dal palco che, spinti dal vento, superavano il muro e andavano verso Berlino Est.
Ai dj di radio KROQ di Los Angeles quel brano, 99 Luftballons, piacque così tanto che cominciarono a programmarla, imitati presto da altre radio californiane e poi a macchia d’olio in tutti gli Usa e il Canada. Entrato in classifica in Usa, il singolo dilagò ben presto in tutto il mondo, vendendo 22 milioni di copie e conferendo a Nena un primato ancora imbattuto: è la cantante pop di lingua tedesca di maggior successo internazionale della storia.
Tratto da Suoni nell’etere – 100 anni di musica e radio