In cento anni di vita Franca Valeri ha utilizzato tutti i mezzi a disposizione per diffondere la sua arte e i suoi personaggi. Ma la sua passione per la radio è seconda solo a quella per il teatro. Le due attività cominciano contemporaneamente e proseguono parallelamente per oltre cinquant’anni, fungendo l’una da palestra per l’altra, e viceversa, nello sperimentare i testi e creare personaggi.
Dagli studi della sua città, Milano, Franca Valeri comincia nel 1949 a trasmettere la sua ironia, la sua intelligenza e la sua arguzia, nel varietà radiofonico Zig Zag, diretto da Nunzio Filogamo. E’ qui che nasce il suo primo grande personaggio, la signora milanese snob, che avrà un successo straordinario anche in tv, trovando la sua sublimazione definitiva nel 1959 nel personaggio di Elvira Almiraghi ne Il vedovo, al fianco di Alberto Sordi.
A Sordi la accomuna, oltre al talento e l’ironia, anche l’amore per la radio. I due percorsi radiofonici dietro ai microfoni della Rai, che iniziano per entrambi quando i canali erano ancora Rete Rossa e Rete Azzurra, non si incontreranno mai, ma saranno molto simili, almeno all’inizio.
Franca, particolare tutt’altro che trascurabile, è anche l’autrice dei suoi testi. In radio nascono e prendono forma anche i personaggi della Sora Cecioni, l’irresistibile romana che al telefono con la mamma spiega con le sue improbabili teorie gli avvenimenti salienti della cronaca nazionale, oppure Cesira, l’estetista. Sono i varietà radiofonici più amati tra la fine degli anni ’50 e i primi ’60: Chi li ha visti?, insieme a Vittorio Caprioli e Luciano Salce, (in onda la domenica sera sul secondo programma nel ’59), Sulle spiagge della luna, con la stessa squadra e l’orchestra di Armando Trovajoli, (programma nazionale, sabato sera), Il fiore all’occhiello (secondo programma, venerdì ore 21) e Le donne di Franca Valeri, una sorta di one-woman show.
A questi si aggiungono le versioni radiofoniche dei grandi testi letterari e teatrali, che la vedranno protagonista negli stessi anni di Breve incontro di Noël Coward, Rosso e Nero, Il salone dell’uomo di Jean Poiret e Michel Serrault, fino a La zitella di Carlo Bertolazzi e La donna vendicativa di Carlo Goldoni, nei primi anni ’70.
Franca non smetterà mai di frequentare gli studi radiofonici, e lo farà regolarmente tra un film e una tournée teatrale, dividendo le cuffie con personaggi quali Vittorio Gassman, Paolo Villaggio, Oreste Lionello, Gino Bramieri. La radio le darà inoltre modo di coltivare un’altra sua grande passione, quella per l’opera lirica. All’inizio del nuovo millennio curerà diverse regie radiofoniche di opere liriche, e il suo ultimo impegno dietro un microfono sarà Di tanti palpiti, programma dedicato all’opera lirica ed alle regìe teatrali, condotto insieme a Gina Guandalini dal 1998 sino al 2002, la domenica mattina su radiotre.
Se volete ascoltare un saggio dell’irresistibile verve e dell’ironia di Franca Valeri in radio, oltre a ripassare tutta la sua galleria di personaggi, vi consiglio La signora Valeri – Le donne alla radio di Franca Valeri, un album registrato dal vivo durante le sue trasmissioni radiofoniche e pubblicato dalla casa discografica Twilight Music nella collana Via Asiago, 10.