E’ giunta finalmente alla conclusione una delle dispute legali più lunghe e famose della storia della musica. Certo, a quasi cinquant’anni dalla sua uscita, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin non ha lesinato le occasioni per far parlare di se, e probabilmente la causa per plagio intentata dai componenti degli Spirit è solo l’ultima e tutto sommato la meno importante.
Contenuto nel quarto album della band di Jimmy Page e Robert Plant, quello volutamente senza titolo e convenzionalmente chiamato IV (visto che i tre precedenti avevano la caratteristica di intitolarsi con il numero progressivo), è una ballad divisa in tre parti distinte, tra progressive e hard rock, con un crescendo sonoro e ritmico travolgente. Il testo ha evidenti richiami esoterici, influenzati dalle letture di Robert Plant in quel periodo e che l’autore del testo ha recentemente parzialmente disconosciuto, dall’alto della maturità raggiunta.
Anche intorno a questa canzone crebbe la leggenda secondo la quale facendola girare al contrario si potessero ascoltare messaggi satanici. Ascoltata nel verso convenzionale, visto che i supporti moderni non consentono l’ascolto al contrario tipico del giradischi, la canzone narra invece la vicenda di una donna che crede di raggiungere la felicità attraverso il denaro, e con l’oro costruire la sua scala per il paradiso.
Ebbene, nei giorni scorsi la Corte d’appello di San Francisco ha confermato che il brano, e nello specifico i suoi due minuti di introduzione, non sono copiati da Taurus degli Spirit, brano uscito nel 1968, tre anni prima di Stairway to Heaven. Sentenza analoga a quella del tribunale di Los Angeles del 2016, al termine di un processo nel quale gli eredi di Randy Wolfe, chitarrista dei Taurus morto nel 1997 e autore del brano, avevano richiesto un risarcimento tra i 3 e i 13 milioni di dollari.
Nel 1968 quando Taurus era già uscita e Stairway to Heaven ancora no, gli Spirit e i Led Zeppelin avevano diviso in diverse occasioni lo stesso palco, e la circostanza è stata utilizzata come primo elemento per accusare Plant e Page di aver avuto accesso a quel brano e di averne utilizzato nei due minuti iniziali della loro canzone “elementi intrinsecamente simili”. Ed obiettivamente, i due minuti strumentali di Taurus sono identici al famoso arpeggio di Page.
Ma in base ad una legge sul copyright del 1909 il giudice ha detto di no. La decennale disputa per plagio finisce qui, la leggenda di Stairway to Heaven prosegue.