
Qualcuno ancora oggi li confonde, molti conoscono il primo ma non il secondo, pochissimi sanno che una volta, una sola sera entrata nella leggenda, hanno suonato insieme.
Jim Morrison, americano, è il frontman dei Doors, personaggio controverso entrerà presto nel mito. Van Morrison, nord irlandese, è uno dei musicisti viventi più stimati e osannati dalla critica, e un tempo, ancora giovanissimo, era il leader dei Them.
Nel 1966 i Them sono in tournée in America, dopo qualche album di buon successo e un brano destinato a diventare uno standard. I rapporti nella band sono tesi, il carisma e la versatilità di Van Morrison sono un peso troppo grande per i suoi musicisti. Il tour termina con una serie di concerti in un locale di Los Angeles, il Whisky a Go Go, dove suoneranno tutte le sere dal 2 al 18 giugno.
In quel locale, molto in voga nella Los Angeles in fermento di quegli anni, c’è una resident band fissa, incaricata di introdurre tutte le sere il concerto del nome in cartellone.
Sono quattro ragazzi locali, che ancora non hanno inciso il loro primo disco, ma hanno qualcosa di speciale: un suono molto personale, concerti che sono performance magnetiche e un cantante che catalizza l’attenzione con i suoi testi, il suo carisma e le sue provocazioni. Quando arrivano i Them i loro concerti faranno registrare il tutto esaurito ogni sera, ma tutti parlano solo dei Doors. Le due band si piacciono, si ammirano a vicenda, Jim la prima sera si mischia al pubblico per ascoltare Van e resta molto colpito. Ammantata di leggenda è la serata del 18 giugno 1966, quando i Them concluderanno il loro soggiorno californiano chiamando sul palco i Doors e dando vita ad una serata della quale non esistono filmati, ma solo due foto (scattate dal fotografo del locale, George Rodriguez) e il ricordo indelebile nella mente dei presenti. John Densmore ne parla nella sua autobiografia come di una delle esperienze più memorabili della sua vita.
Sono quattro ragazzi locali, che ancora non hanno inciso il loro primo disco, ma hanno qualcosa di speciale: un suono molto personale, concerti che sono performance magnetiche e un cantante che catalizza l’attenzione con i suoi testi, il suo carisma e le sue provocazioni. Quando arrivano i Them i loro concerti faranno registrare il tutto esaurito ogni sera, ma tutti parlano solo dei Doors. Le due band si piacciono, si ammirano a vicenda, Jim la prima sera si mischia al pubblico per ascoltare Van e resta molto colpito. Ammantata di leggenda è la serata del 18 giugno 1966, quando i Them concluderanno il loro soggiorno californiano chiamando sul palco i Doors e dando vita ad una serata della quale non esistono filmati, ma solo due foto scattate dal fotografo del locale George Rodriguez, e il ricordo indelebile nella mente dei presenti. John Densmore ne parla nella sua autobiografia come di una delle esperienze più memorabili della sua vi

Sul palco suonano 2 batteristi, 2 chitarristi, 2 tastieristi e due Morrison. Daranno vita ad una versione lunga più di 20 minuti e quasi totalmente improvvisata di Gloria, brano dei Them che anche i Doors suonavano spesso nei loro concerti. Scesi dal palco, le loro strade prenderanno direzioni diverse, e da quello che sappiamo non si incontreranno mai più: al ritorno a Belfast i Them si scioglieranno e Van intraprenderà una carriera da solista lunga e costellata di capolavori; i Doors incideranno il primo dei cinque album della loro breve e folgorante storia. Ma un’eco di quella serata di giugno del 1966 resterà per sempre cristallizzata nella musica di tutti e due i Morrison.